Da oltre 6.000 anni la birra è la preferita degli uomini e donne
Nuove tendenze per il mercato brassicolo mondiale.
Una tavoletta di argilla, nota come “monumento di Blau”, risalente al 4.000 a.C. testimonia come i Sumeri già migliaia di anni fa erano capaci di produrre birra e di come questa era un alimento centrale per la vita del popolo, sia come offerta sacra che come bevanda quotidiana. Un primato che dura ancora oggi, mantenendo una quota di mercato maggiore rispetto al vino, spumanti, champagne e distillati, come dimostrato dal rapporto Wine Market Council 2022 in cui si mostra che il 22% del consumo di bevande alcoliche tra le persone è sotto forma di birra, con il 51% degli uomini che preferisce la “bionda” a qualsiasi altro drink.
Questa straordinaria performance è stata possibile grazie ad alcune caratteristiche come una beva semplice (bassa gradazione alcolica) e un’infinità di stili produttivi che incontrano i gusti di (quasi) tutti, astemi compresi, motivo per cui sta diventando molto popolare tra i millennial e la generazione Z, anche grazie allo sviluppo di tecniche innovative di produzione come l’uso dell’alluminio al posto del vetro che ha permesso la creazione di packaging colorati e originali. Non da meno è importante per questo settore la possibilità di creare molteplici ricette che si differenziano per il tipo di cereali e la tecnica di produzione. Oggi il totale della vendita della birra è stato valutato 610 miliardi di dollari, con una crescita annua del 10,34% entro il 2025. Tra le nuove tendenze si prevede un forte incremento delle vendite di birre artigianali, arrivando a valere, tra meno di cinque anni, oltre 210 miliardi di dollari, contro gli attuali 95.
In conclusione, questo mercato sta crescendo rapidamente, mostrando vivacità e coraggio nell’osare interpretazioni originali, riuscendo ad incontrare il desiderio dei clienti che sono in costante ricerca di nuovi sapori.
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