Red Bull “Business Case”: una storia che mette le aaali…
L’energy drink che stimola un miglior stile di vita.
Negli ultimi 20 anni, una nuova categoria di bevande si è diffusa e affermata nel nostro Paese, entrando nelle abitudini di consumo degli Italiani: parliamo delle bevande funzionali e degli energy drink. Era il 1999 quando Red Bull introdusse per la prima volta nel mercato italiano la categoria degli energy drink, fino a quel momento sconosciuti nel nostro Paese, comprendendo la necessità di posizionare nel nostro mercato un nuovo segmento di bevande nel mondo beverage.
Al fine di raggiungere gli attuali risultati, l’azienda ha lavorato su innovative scelte strategiche di business e comunicazione che, ancora oggi, le permettono di essere leader indiscusso del settore. La brand purpose, costruita attraverso molteplici azioni di marketing tra eventi sportivi, storytelling hanno ispirato ad uno stile di vita attivo e positivo, che le ha permesso di creare un rapporto di fiducia tra il brand e i consumatori finali. Secondo la ricerca Trial & Awareness 2021, infatti, uno dei maggiori successi dell’azienda è stato quello di costruire awareness attraverso la costante innovazione di prodotto sul mercato, la capillare presenza nei punti vendita e uno stile di comunicazione e content marketing unici al mondo.
Come innovatore e precursore di una nuova categoria merceologica, Red Bull ha approcciato il mercato italiano, di cui è tuttora leader, con la volontà di creare un sentiment positivo nei confronti degli energy drink e far crescere la consapevolezza che tale prodotto potesse avere un valore funzionale nello sport, come nella vita di tutti i giorni. Nel tempo, l’iconico marchio ha progressivamente ampliato il proprio portafoglio di prodotti, introducendo nuove varianti di gusto e formato e lanciando una gamma di soft drink premium: le ORGANICS by Red Bull, con ingredienti di origine naturale al 100%.
Oggi, Red Bull si configura come l’energy drink per eccellenza a livello di volume e valore di mercato. Alla fine del 2021, l’azienda conta oltre 13.600 dipendenti in 172 Paesi, per un totale di 9,8 miliardi di lattine vendute in tutto il mondo (di cui 116 milioni solo in Italia) con un incremento del 24,3% rispetto al 2020. Nel 2021 il fatturato del Gruppo è stato pari a 7,82 miliardi di euro, in aumento del 23,9% rispetto ai 6,31 miliardi del 2020. I risultati raggiunti, i migliori della storia dell’azienda fino ad ora, sono principalmente riconducibili alle vendite elevate in quasi tutti i mercati mondiali, unite ai continui investimenti nel brand e a un’efficiente gestione dei costi.
Il business model di Red Bull trova le sue radici nella promessa fondante di “mettere le ali al talento e alle idee delle persone”. Il focus posto sulla funzionalità del prodotto e sulla sua abilità di stimolare il corpo e la mente ha reso Red Bull Energy Drink una bevanda di riferimento per atleti, studenti, sportivi e lavoratori di tutto il mondo. Oggi, l’ambizione di Red Bull è quella di rafforzare la sua posizione nei mercati principali d’Europa e degli Stati Uniti, consolidando al contempo l’espansione verso i mercati in crescita dei Paesi in via di sviluppo.
A questa strategia si aggiunge l’impegno a ridurre l’impatto ambientale delle sue attività di produzione e vendita, nel tentativo di instaurare un ciclo virtuoso improntato all’economia circolare. L’alluminio, il principale materiale utilizzato per il packaging delle bevande Red Bull, fa da sempre parte del DNA dell’azienda, perché è uno dei pochi imballaggi alimentari interamente riciclabili per un numero illimitato di volte senza alcuna perdita di qualità; infatti, il riciclaggio di una lattina può permettere il risparmio di circa il 95% di energia rispetto alla produzione di una nuova lattina. Infine, in fase di trasporto, l’utilizzo di questo materiale consente un risparmio di spazio del 20% rispetto alla plastica e del 40% rispetto al vetro, risultando in una notevole riduzione delle emissioni di CO₂.
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