Crudité di carne e vino: una perfetta sinfonia di sapori
Dalla Fassona al Chianti.

Il pairing perfetto consiste nell’individuare le caratteristiche contrastanti tra vino e cibo per creare un equilibrio gustativo. Nel caso delle crudité di carne la scelta del taglio e l’intensità dei sapori richiede un’attenta selezione mirata ad evitare dissonanze gustative.
Ecco come scegliere il calice perfetto per tartare, carpacci e battute, esaltando la freschezza e la complessità di ogni taglio.
Che differenza c’è tra battuta e tartare di carne
La battuta di carne è la lavorazione della carne cruda, senza condimenti, a differenza della tartara che invece prevede la presenza di condimenti.
Battuta di Fassona
La battuta di carne, spesso di Fassona, è un piatto di carne magro e tenero. Gioca su un sapore delicato con note leggermente dolci data dalle proteine e grassi della carne. A volte può essere servita con scaglie di tartufo.
Si preferisce un abbinamento con vini rossi giovani, leggeri e poco tannici, ma con buona acidità come Schiava, Pinot Nero o Sangiovese di Romagna.
Tartare di Manzo
Il Manzo ha un sapore “selvatico” e deciso dalla consistenza soda ma tenera. Può condita con cipolla, uovo o capperi. Certa la presenza di scorza di limone grattugiata, olio extravergine di oliva, erbe aromatiche e spezie delicate.
Si richiede un vino con tannini morbidi che abbia una complessità aromatica e una texure in grado di dialogare con le note del piatto.
Esempi: Nebbiolo, Grignolino e Dolcetto.
Carpaccio di Manzo
Gli straccetti di manzo crudi sono una preparazione che prevede la marinatura (succo di limone, olio extravergine di oliva, sale e pepe). Di norma si serve con scaglie di parmigiano e la rucola. Una combinazione di sapori che ha bisogno di un vino con tannini morbidi e personalità aromatica come la Barbera e un Vino Nobile di Montepulciano.
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