Vale la pena ordinare alcolici in aereo?

Bere ad alta quota.

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I voli intercontinentali sono spesso carichi di una buona dose di adrenalina, speranza ed aspettativa, sia perché il più delle volte sono il viaggio che aspettiamo da un anno, tanto per il fatto che veniamo catapultati in nuove tradizioni, sapori e paesaggi.

Un mix di emozioni e sentimenti che (regolarmente) a metà tratta si trasforma in insofferenza per l’interminabile durata del volo e scomodità per il poco spazio delle nostre gambe, spingendoci a chiedere un sano e tranquillante calice di vino.

Un rito che vede le hostess sfrecciare con i piccoli carrelli alla ricerca del dito alzato più prossimo pronto a scolarsi il desiderato drink. Ma ne vale la pena?

Bere in areo fa male?

Medici e nutrizionisti stanno sfatando miti e divulgando risultati (anche contrastanti) su HuffPost per il modo in cui il corpo umano risponde all’alcol durante il volo, rivelando alcuni dei benefici e alcuni dei risultati negativi.

All’affermazione della dottoressa Wendy Bazilian che spiega: “Se una persona è nervosa a volte bere un drink potrebbe rilassarla o rendere il processo un po’ più piacevole e ordinario“, risponde, Amy Shapiro, una dietista registrata presso Real Nutrition: “Anche se uno pensa di rilassarsi, il suo sonno sarà interrotto e probabilmente non entrerà nella fase REM, che è la parte più riposante“.

Bere con moderazione in aereo

Un’argomentazione condivisa da molti esperi che infatti consigliano e sottolineano che il trucco è moderare l’assunzione e considerare il proprio stile di vita: se non si è soliti bere è meglio evitare, perché un sorso di whisky non sarebbe di aiuto, mentre per coloro che bevono regolarmente e responsabilmente consumare una birra o un distillato aiuta a sopportare lo stress da viaggio, trovando conferma anche dagli assistenti di volo.

Bottiglie formato mignon e la possibilità di bere gratis sono certamente dei validi motivi per sostenere la tesi di Wendy, ma per Karen Jubanyik, professore associato alla Yale University School of Medicine, “le persone possono intossicarsi senza nemmeno rendersene conto perché di solito c’è poco cibo disponibile sulla maggior parte dei voli o non è particolarmente appetitoso, condizioni che spingono i passeggeri a bere a stomaco vuoto”.

Una buona osservazione alla quale aggiunge un ulteriore prudenza: “Se qualcuno ha abbassato le inibizioni, può iniziare una chiacchierata con il proprio vicino, rischiando di trascinare un confronto pacifico in qualcosa di meno piacevole”. Di certo il professore potrà argomentare la sua tesi con il video di Mike Tyson che aggredisce un turista molesto.

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