La Grappa non è un distillato (solo) per “vecchi”
“Millennials” e meridionali amano sempre più il distillato nostrano.
L’evoluzione consumo della Grappa
Report consumo della Grappa
Chi l’ha detto che la “sgnapa” è una bevanda per soli contadini veneti? Ebbene a quanto pare dalle ultime ricerche di mercato il mito che solo al Nord si beva il distillato d’uva assomiglia sempre più a una credenza popolare che a realtà; infatti, un’indagine condotta da AstraRicerche e Grappa Libarna (brand del Gruppo Montenegro) ha fatto emergere dati “rivoluzionari”. Secondo questo studio è emerso che cinque Millennials su dieci, sorseggiano frequentemente grappa, soprattutto in compagnia di amici (ben il 53%), dimostrando come questo drink sia legato all’idea di socialità e convivialità.
Consumo della Grappa per Regione
Altro dato del tutto inaspettato è vedere come anche il pubblico femminile sia sempre più interessato a questa bevanda, ma anche a livello geografico si evidenziano nuove propensioni all’acquisto come dimostra il primato di consumo appartenente al Sud (49%), contro il 38% del Nord-ovest e il 42% del Nord-est.
Consumo della Grappa per città
Altro target analizzato sono le città, dove predomina una maggiore presenza nei centri urbani di medie dimensioni (47% dai 30 a 250.000 abitanti) e grandi dimensioni (48% sopra i 250.000 abitanti). Poco “apprezzata” nei piccoli comuni (35%).
Consumo della Grappa per luogo
Il luogo prediletto per sorseggiare la grappa rimangono le mura domestiche dove trionfa con un oltre 76%, sebbene negli ultimi anni viene richiesta anche fuori casa, ma solo dal 65,7% di italiani, dei quali la maggioranza è composta dai giovani.
Occasione di consumo della Grappa
Rimane, per molti, un’ottima soluzione per fare un regalo (68,1%), specialmente a Natale e Pasqua. Infine, emerge la preferenza di degustarla da sola (35,2%), seguito dall’ammazzacaffè (30,2%).
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