Ferrara: una gloriosa storia diventata patrimonio di tutti
Una tappa imperdibile per chi ama l'arte e la buona cucina.
Ferrara è un “timido” centro, a misura d’uomo, facilmente percorribile a piedi o in bicicletta, rivelando ad ogni angolo magiche atmosfere di un passato tanto lontano quanto presente, come dimostra il pasticcio ferrarese, antica ricetta con quasi cinque secoli di storia. Una bellezza che mantiene un carattere aristocratico, ereditato dal Rinascimento e ben visibile nel trecentesco e imponente Castello Estense, simbolo della potenza di una delle più illuminate signorie europee. Imponenti mura che furono silenti testimoni di intrighi, intrecci amorosi e capricci di innumerevoli personaggi, diventate oggi museo e luogo di importanti mostre.
Poco distante dalla mole si trova Palazzo dei Diamanti, così chiamato perché le pareti esterne sono rivestite da oltre 8.000 bugne, a forma di piramide o di “diamante”, in marmo bianco e rosa: una composizione magnifica, progettata nel 1493 da Biagio Rossetti per creare insolite prospettive ed effetti di luce. Ora questo edificio ospita la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, che conserva una collezione di eccezionale valore, dove è possibile percorrere le tappe essenziali dell’evoluzione pittorica di questa città; infatti, la scuola ferrarese fu uno stile che mutò nel tempo, subendo le influenze di artisti come Andrea Mantegna di Mantova, del veneziano Jacopo Bellini e del toscano Piero della Francesca.
Il massimo splendore nelle arti fu raggiunto nel 1500 grazie a Cosmè Tura, ritenuto il vero fondatore di questo movimento, mentre l’ultimo suo rappresentante è considerato Carlo Bononi. Tra questi due esponenti si sono succeduti (per ordine temporale) Benvenuto Tisi da Garofalo (chiamato anche il Raffaello di Ferrara), lo Scarsellino (Ippolito Scarsella) e Sebastiano Filippi, conosciuto come il Bastianino.
Emporio San Lorenzo
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