Gli scimpanzé non bevono soltanto il Crodino

Il consumo di alcol esisteva prima dell’Homo Sapiens.

Scimpanzè che immagina un cocktail

Da quando Charles Darwin ha pubblicato la teoria sull’evoluzione, il mondo si è diviso in due fazioni, da una parte chi rinnegava la propria parentela con le scimmie, dall’altra chi non si sente sminuito ad avere come nonno uno Scimpanzé.

Scimpanzé e uomo

Un dibattito che dura da secoli, con scienziati di tutto il mondo alla ricerca del famoso “anello mancante” che potrebbe mettere fine a questa controversia, ma dubbi e perplessità potrebbero aumentare alla lettura di un recente studio che mette in evidenza come i simpatici e dispettosi mammiferi siano ghiotti di frutta fermentata, suggerendo in tal modo la motivazione per la quale gli esseri umani siano così golosi di alcol.

Per la prima volta, siamo stati in grado di dimostrare, senza ombra di dubbio, che i primati selvatici, senza interferenze umane, consumano frutta contenente etanolo“, afferma Christina Campbell della California State University, Northridge (CSUN). “Questo è solo uno studio e c’è ancora molto da fare, ma sembra che ci possa essere del vero in quell’ipotesi della “scimmia ubriaca” e che la propensione degli esseri umani a consumare alcol derivi da un’affinità profondamente radicata di primati frugivori (mangiatori di frutta) per l’etanolo naturale all’interno della frutta matura“.

Ipotesi scimmia ubriaca

L’ipotesi della scimmia ubriaca è stata espressa dal biologo della UC Berkeley Robert Dudley, la cui tesi afferma come l’attrazione che le scimmie hanno verso sapori e odori alcolici sia un tratto evolutivo che ha spinto questi animali a cercare frutti maturi prima di altri; tuttavia, lo studioso non era riuscito ad offrire prove e documenti convincenti per sostenere tale ipotesi, ma un nuovo documento ha dimostrato, per la prima volta, che i primati consumano prodotti “alcolici”, senza alcuna influenza o interferenza da parte dell’uomo.

Il comportamento dell’Atele di Geoffroy (o Scimmia ragno dalle mani nere) di Panama non solo ha dimostrato di cercare cibo con un minino di 2% di etanolo, ma anche di saper metabolizzare l’alcol. Commentando l’atteggiamento delle scimmie, Campbell ha detto: “Le scimmie probabilmente preferiscono frutti con etanolo per via delle calorie, che si traduce in maggiore energia. Un bisogno di apporto calorico che può aver influenzato anche gli esseri umani sulla decisione di quali frutti mangiare”.

Lo studio è stato pubblicato su Royal Society Open Science.

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