Seminole: storia della tribù indiana che ha comprato l’Hard Rock Café
Dalla riserva agli affari, è un attimo!
Circa 30 anni fa, nessuno di noi conosceva la tribù Seminole della Florida e forse nemmeno loro avrebbero creduto e sperato che nel 2024 sarebbero diventati la popolazione indigena più ricca del mondo.
I Seminole a differenza degli Apache e Sioux non furono grandi guerrieri, bensì una tribù dedita al commercio, alla pesca e all’agricoltura.
Un popolo pacifico discendenti dei Creek e dei Chickasaw che nel XVIII secolo si stabilirono in Florida adottando in poco tempo molti usi e costumi dei “bianchi”, compresa l’adesione alla religione cristiana motivo per cui sono identificati, insieme anche ai Cherokee e Choctaw come le Cinque Tribù Civilizzate.
Il nome Seminole in lingua Creek significa “popolo in movimento”, perché a causa della sovrappopolazione delle proprie terre di origine erano costantemente spostati in luoghi differenti.
Per secoli hanno avuto una vita povera nelle paludi dell’Everglade, una riserva di paludi che si estende sull’estremità meridionale della Florida.
Un destino che ben presto trovò il suo riscatto, riuscendo nel 2006 ad acquistare la catena Hard Rock International per “appena” 965 milioni di dollari.
Un investimento dal forte impatto economico, ma soprattutto simbolico dal momento che “i nostri antenati vendettero Manhattan per ninnoli“, come confidato da Max Osceola Jr., membro del consiglio tribale, in un’intervista post operazione. “Ricompreremo Manhattan, un hamburger alla volta“.
Il gruppo possiede ben quattro alberghi, due casinò, due arene per concerti e ben 124 ristoranti sparsi in tutto il mondo, ma il vero punto di forza è essere considerato un marchio leader dai giovane, che ne apprezzano stile, provocazione e proposta commerciale.
Pietra miliare di questo straordinario percorso è il 1979, con l’apertura della prima sala bingo gestita dai Seminole, attività che mostrerà tutto il loro talento nel settore delle scommesse e del divertimento, tanto che nel 2004 la società inglese Rank Group hanno gli fece gestire due hotel Hard Rock in Florida, aumentando il fatturato di quasi il 90%.
Il valore delle attività dei nativi americani è stimato a 12 miliardi di dollari, “bottino”, di cui i “capi” ne fanno buono uso; infatti, gli oltre 4.000 membri giovani della tribù ricevono periodicamente su un fondo fiduciario una parte dei profitti, garantendo al compimento del diciottesimo anno di età un conto personale da milionari.
Una storia in perfetto “american style”.
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