Le bottiglie da collezione sono i nuovi pleasure assets e battono l’oro

I rendimenti delle bottiglie di qualità e dei distillati pregiati battono l’inflazione.

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L’inflazione negli ultimi anni nell’Eurozone è oscillata tra il 4% e 6%, indici che stanno erodendo i risparmi di milioni di persone, che ogni mese vedono i propri soldi perdere di valore, per questo istituti bancari e fondi propongono soluzioni sempre più spesso investimenti diversificati o titoli duration. Altri invece scelgono l’acquisto di “beni rifugio”, un’opzione preferita spesso dalle nuove generazioni. I pleasure assets, infatti, sono beni in cui prezzo è più stabili rispetto alla moneta, ma soprattutto sono immobilizzazioni meno volatili delle criptovalute.

Cosa sono i pleasure assets?

I pleasure assets sono beni di lusso sia fruibili (utilizzati per piacere personale) che monetizzabili (oggetti e materiali da investimento). Tra questi beli da collezione i più comuni sono le opere d’arte, i luxury brand watches, le automobili classiche, diamanti e rare e pregiate bottiglie di vino o whisky.

Il trend attuale dei pleasure assets

Investire su questa tipologia di articoli sta diventando sempre più una pratica diffusa come ampiamente dimostrato anche dai più importanti studi di settore. Un risorgimento della bellezza e delle cose preziose che ha reso Bernard Arnault, il fondatore e proprietario del Gruppo LVMH, uno degli uomini più ricchi al mondo, con un patrimonio stimano di quasi 200 miliardi di euro.

Boomer e Generazione X sono più propensi verso attività come l’acquisto di titoli in borsa o investimenti nel mattone, mentre Millennial e Gen Z, hanno un approccio totalmente differente preferendo comprare edizioni limitate di scarpe, orologi e spirits.

Come un bene diventa un pleasure asset?

Per trasformare un “semplice” oggetto in un remunerativo asset è importante che si realizzi la condizione in cui la domanda (numero di persone che desiderano quel bene) superi l’offerta (la quantità disponibile di un determinato bene).  Affinché ciò avvenga devono entrare in gioco diverse condizioni come la storicità di un brand (valore della credibilità), il prestigio (prodotto elitario) e la capacità di non perdere valore nel tempo (limitare il rischio), per questo i fine wine rientrano in questa categoria.

Scenari economici futuri

L’economia mondiale è in continua evoluzione e paesi fino a poco tempo fa considerati terzo mondo si stanno trasformando in colossi economi. L’india nel 2014 ha superato in termini di PIL Russia, Brasile, Canada, Italia, Francia e UK e Goldman Sachs stima che nel 2075 diventerà la seconda economia mondiale, dietro la Cina.

Nei prossimi venticinque anni, solo negli Stati Uniti, ci sarà un importante passaggio di consegne con la Gen Z pronta a vedersi accreditati dai genitori circa 70 trilioni di patrimonio, il che permetterà alla nuova generazione di investire su ciò che desiderano.

La poca stima nel tradizionale modello bancario e le ripetute crisi economiche hanno reso i giovani più sensibili ad investimenti forse meno remunerativi, ma più affini ai propri gusti e conoscenze come l’acquisto di alcolici premium, facilitati anche nascita di numerose piattaforme che permetto il rapido accesso a cataloghi da collezione.

I vini pregiati sono dei pleasure assets

Il 2022 secondo il Knight Frank Luxury Investment Index (KFLII), l’indice che monitora il rendimento dei beni da collezione, ha certificato i pleasure asset come un valido strumento di contrasto all’inflazione, con il valore del rendimento che ha raggiunto il +16%, doppiando così l’inflazione e battendo in media le asset class tradizionali, come oro e azioni.

I vini hanno reso il 10% grazie al picco massimo raggiunto da alcuni dei vini più lussuosi al mondo, come la Borgogna, il cui valore è cresciuto di oltre l’80% negli ultimi cinque anni. I fine wine registrano un +162% se consideriamo il trend degli ultimi dieci anni. Nel 2020 Forbes scriveva “Se avessi investito 100 dollari nel mercato dei vini pregiati nel 1952, il tuo investimento ne varrebbe ora 420.000. Invece, 100 dollari investiti nel mercato azionario ora ne varrebbero solo 100.000”.

I whisky pregiati sono dei pleasure assets

Il whisky di qualità è un settore in rapida crescita e secondo i dati della società WhiskyInvestDirect è una bevanda che ha generato rendimenti annuali di quasi il 16% nell’ultimo decennio, sebbene acquistare un barile di pregio non è facile, perché rimane un mercato molto chiuso.

Per comprendere il potenziale basta sapere che una botte di whisky scozzese single-malt Macallan del valore di 3.200 sterline e una botte di Tobermory del valore di 1.500 sterline, acquistati nel 1994, sono state rivendute al prezzo di 225.000 sterline nel 2021.

Source: Knight Frank Luxury Investment Index

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