I territori del vino in Italia diventati Patrimonio dell’Unesco
Quando produrre vino diventa un carattere distintivo di un territorio.
I luoghi iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO sono siti di eccezionale valore culturale e naturale, tra questi sono annoverati anche diverse regioni vitivinicole italiane che per bellezza paesaggistica e qualità produttiva meritano una particolare attenzione e tutela.
Le Langhe e le Colline del Prosecco sono due esempi magistrali su come la storia enologica si intrecci con quella della popolazione e delle tradizioni locali. Due territori che insieme ad altre località sono diventate famose grazie a dolci rilievi ed eleganti filari che danno vita a famose etichette apprezzate da tutti per il forte carattere e gusto che riescono a donare al bicchiere.
Curiosi di conoscere quali siano? Ecco la lista ufficiale delle regioni vitivinicole italiane iscritte come Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
Langhe, Roero e Monferrato
Orgoglio italiano e piemontese, queste tre denominazioni hanno in comune lo straordinario fascino dei vigneti, circondati dalle alte e sempre bianche vette alpine che regalano all’uva una costante brezza e garantiscono un’escursione termica responsabile dei profumi nel vino. Qui nascono i grandi vini rossi come il Barolo, Barbaresco e Barbera, oltre ai meno blasonati, ma ugualmente ottime bottiglie di Grignolino, Nebbiolo e Ruché di Castagnole Monferrato. Non vanno dimenticati i bianchi come l’Arneis e la Favorita. Menzione particolare all’Asti Spumante e Brachetto d’Aqui: le bollicine dolci più amate al mondo.
Val d’Orcia
Rimaniamo sempre in Italia, ma scendiamo di qualche chilometro e giungiamo in piena terra toscana, dove alti cipressi caratterizzano orizzonti di infiniti colori e sfumature. Antichi borghi, campi di grano e accesi girasoli creano delle cartoline naturali definite dai giovani: “i paesaggi più instagrammabili”. Un posto che ricorda, a tutti i wine lovers, essere non solo la patria del Brunello di Montalcino, ma anche del Sangiovese, qui declinato in differenti denominazioni come Rosso di Montalcino e Orcia DOC.
Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene
Una piccola inversione di marcia e dopo qualche ora di viaggio ci ritroviamo nella patria del vino più esportato al mondo: il tanto controverso, quanto amato Prosecco, entrato nel 2019 nella prestigiosa famiglia UNESCO con i territori delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Qui nel XIX secolo i fratelli Bellussi idearono la coltivazione a “bellussera, un sistema di coltivazione che ha contribuito alla creazione di un mosaico straordinario di viti grazie ad una disposizione geometrica delle piante.
Pronti a sorseggiare meravigliosi bicchieri di vino?
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