Klet Brda: racconti di vini sloveni
Brda (Collio in sloveno) è una terra di dolci colline situate ad Ovest della Slovenia, che si trovano a metà strada tra le Alpi e l’Adriatico, creando un particolare clima contraddistinto dalla freschezza dei venti delle Alpi e dall’influenza marina del mediterraneo. Il terreno, che rappresenta un unicum geologico al mondo, è composto dalla presenza di pietre ricche di minerali chiamante opoka (ponca).
È l’unione tra questi due fattori a rendere i vini di questa regione ricchi di personalità e riconoscibili, creando nel tempo un vero e proprio stile, apprezzato e richiesto dai migliori ristoranti e winebar di tutto il mondo. Klet Brda (letteralmente Cantina del Collio) è la più grande realtà slovena, potendo vantare una presenza in oltre 26 paesi differenti.
Costruita nel 1957 è nata dalla volontà di centinaia di piccoli vignaioli di riunirsi in una forma cooperativa per unire le proprie forze e proporre vini di elevata caratura qualitativa, superando il tradizionale ed ambiguo concetto che piccolo sia sinonimo di genuino. Le 400 famiglie che lavorano per questa moderna realtà, concedono non solamente la propria “forza lavoro”, ma contribuiscono a dare vita ad un vero e proprio stile di vita, fatto di fatica, costanza e determinazione; infatti, le vigne si trovano su pendii scoscesi che richiedono una buona dose di equilibrio, forza e soprattutto perseveranza.
Le varie fasi di lavorazione del vigneto sono effettuate esclusivamente a mano, dimostrando rispetto per la pianta e attenzione ai più piccoli particolari. Da queste parti i contadini e gli amanti del vino amano ripetere: “Ci sono molte varietà d’uva e poi c’è la Rebula”, sottolineando come questo vitigno sia molto amato nella regione del Brda, con una presenza sul territorio pari al 27%, seguita da Merlot (20%), Chardonnay (16%) e Sauvignonasse (12%). Più distanti il Picolit, il Verduzzo, i vari Pinot e Cabernet. Guida e principio non negoziabile per questa azienda è rappresentato dal sistema di coltivazione sostenibile, perché (come precisa la cantina) “la produzione di ogni grande vino inizia con il rispetto della terra, della comunità e delle generazioni future”. Accanto ad una produzione responsabile si aggiunge il certificato ambientale internazionale Green Key che attesta l’eccellenza sia nell’attenzione verso la natura che verso la creazione di un turismo sostenibile.
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