Perché a San Patrizio si beve la birra?
Storia e curiosità sulla festa più “spumosa” del mondo.
San Patrizio o Saint Patrick’s Day per i “fighetti” a cui piace parlare inglese, è una delle feste popolari più conosciute partecipate al mondo che viene festeggiata il 17 marzo, durante il quale Dublino (e non solo), si tinge di verde e per le strade si riversano fiumi di persone e di birra, sfidando Monaco e l’Oktoberfest per la ricorrenza più alcolica sulla terra.
Inizialmente St. Patrick’s Day era una solennità cattolica che veniva celebrava solo in Irlanda, finché la comunità di emigranti di Boston organizzò nel 1737 una parata celebrativa in omaggio del vescovo.
Da quel giorno si è espansa in tutto il globo, riempiendo i pub di persone pronte a trascorrere una notte in compagnia di amici, balli e canti celtici.
Ma perché la birra è al centro di questa giornata? Questione di tempi…liturgici; infatti, in origine era esclusivamente un appuntamento religioso che cadeva sempre di quaresima, periodo nel quale i credenti evitano di consumare carne e alcol per meglio prepararsi spiritualmente alla Pasqua, ma per consentire ai fedeli i giusti tributi al santo patrono queste restrizioni venivano sospese o allentate, permettendo il consumo di una bevanda poco alcolica, dando così il via ad una giornata all’insegna del luppolo.
Nel tempo, si è affermato come marchio di birra irlandese la Guinness e le pinte scure in generale sono diventate il simbolo di questa celebrazione.
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