Il distillato nato dalla resilienza di nobili esuli

Viaggio alla scoperta della Vodka.

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Le origini della Vodka affondano nell’Europa dell’est e la sua invenzione è contesa tra Russia e Polonia.

Perché si chiama Vodka?

Vodka è un termine slavo, diminutivo di “acqua”.

In Russia la bevanda venne indicata con la parola вода (voda), mentre in polacco con il termine woda, analogamente a quanto avviene con l’italiano acquavite che, in maniera del tutto simile, indica un drink caratterizzato dall’avere un aspetto trasparente e limpido come l’acqua.

L’aggiunta della desinenza -ka corrisponde invece ad un diminutivo/vezzeggiativo, allo stesso modo di quanto avviene in Italia con le formule -etta/-ina.

Quando è nata la Vodka?

La parola Vodka è comparsa per la prima volta nella sua forma scritta nel 1405, all’interno di un registro ritrovato nella cittadina polacca di Sandomierz, che probabilmente voleva indicare un distillato pulito e leggero nel gusto, molto in voga tra la popolazione, tanto che secondo alcuni documenti governativi, nel 1520, nella sola Danzica (Polonia) operavano oltre sessanta distillerie ufficiali, che come è facile intuire dovevano essere molte meno rispetto a quelle clandestine.

Vodka Russa

In Russia le prime testimonianze risalgono al 1649 con la promulgazione da parte dello Zar Alessio di un codice imperiale dedicato alla regolazione della produzione della bevanda, con i proprietari terrieri e i nobili che ottennero l’autorizzazione a possedere un alambicco destinato alle piccole produzioni per consumo privato.

Napoleone e la Vodka

La diffusione della Vodka nel continente europeo fu per buona parte merito di Napoleone e delle sue truppe, quando il generale assaggiò questo distillato nel corso della sfortunata campagna di Russia del 1812 e usato dai soldati per scaldarsi e combattere il temibile inverno.

Ma la vera e più massiccia diffusione nel vecchio continente arrivò in seguito alla Rivoluzione Russa del 1917, quando i bolscevichi guidati da Lenin riuscirono ad impadronirsi del potere, costringendo moltissimi russi appartenenti alla nobiltà ad emigrare in Francia per salvare la propria vita dalle epurazioni di massa indette dal regime comunista, portando con sé le preziose bottiglie ed i segreti della distillazione.

Diffusione della Vodka nel mondo

Tra gli esuli più famosi figura senza dubbio Piotr Smirnoff, che dopo essersi visto confiscare lo stabilimento di famiglia fondato nel 1860, decise di emigrare prima in Turchia e in un secondo momento in Polonia, dove fondò una nuova distilleria che rimase attiva fino al 1925, anno durante il quale decise di stabilirsi a Parigi, cambiando il suo nome di battesimo in Pierre.

Vicende molto simili riguardarono il conte Keglevich che trovò ospitalità a Trieste e dove decise di aprirvi uno stabilimento dedicato alla produzione della bevanda nazionale russa.

Situazione analoga quella vissuta dal principe Nikolai Alexandrovich, fondatore e proprietario del celebre marchio Eristoff, la cui prima distilleria fu inaugurata nel 1806.

In Europa Occidentale e negli Stati Uniti d’America, invece, la diffusione di questa bevanda ha una storia molto più recente. Prima del 1950, infatti, raramente veniva consumata al di fuori dell’Europa orientale e settentrionale (Finlandia, Svezia e Norvegia in primis), tuttavia, la sua popolarità si estese rapidamente al termine della Seconda guerra mondiale.

La sua fama cominciò a diffondersi tra gli anni ’30 e ’40, quando la Hublein Company ottenne l’esclusiva per quanto riguardava la distribuzione del marchio Smirnoff negli USA.

Nel 1975, sempre negli Stati Uniti, la Vodka sorpassò il bourbon in termini di vendite, battendo di fatto quello che era il liquore più bevuto in assoluto dalla popolazione americana.

Ingredienti Vodka

Le materie prime più usate sono i cereali (segale, orzo e grano) e le patate, ma rispetto ad altri distillati, la Vodka è una bevanda atipica, perché a differenza del Cognac o del Whisky, in cui c’è una attenta ricerca del sapore mediante i vari passaggi della lavorazione, per questo alcolico c’è la spasmodica ricerca della purezza; infatti, il processo di distillazione è uguale per tutte le tipologie, che siano classiche, aromatiche o colorate.

Ciò che fa sicuramente la differenza è quante volte viene distillata: più si distilla, più il liquido diventa puro, sia visivamente che a livello gustativo.

на здоровье! (“Na zdorovye”!)

 

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