Organic-trend: il mercato del vino biologico cresce del 12% l’anno
Una scelta consapevole: il consumatore moderno punta su prodotti sostenibili e certificati
Buono ed etico! Sembra questo lo slogan del consumatore del nuovo millennio che dimostra sensibilità alle tematiche ambientali e alla sostenibilità produttiva. Un nuovo atteggiamento ed una propensione all’acquisto che spinge i consumi di prodotti biologici e certificati.
Report “Organic Wine Market Forecast to 2028”
Il report “Organic Wine Market Forecast to 2028”, firmato da The Insight Partners ha previsto che entro il 2028 la dimensione economica del vino biologico è destinata a raddoppiare passando da 12,47 a 24,55 miliardi di dollari, con un ritmo di crescita annuo del +12%. Ciò sarà possibile grazie alla crescente preoccupazione per la salute e il desiderio di una vita sana.
Consumo vino biologico
Per questo il consumo di vino biologico sta guadagnando terreno e, di conseguenza, la crescente domanda di vino biologico che ha fatto aumentare il numero di vigneti biologici; infatti, non è un caso che in Italia, su 7 milioni di ettari censiti da Ismea, ben il 6,7% sia coltivato in modo biologico, per un totale di 500.000 ettari.
I mercati del vino biologico
Il mercato dei vini biologici con la maggiore quota è l’Europa che può contare sia su paesi produttori (Italia, Francia e Spagna) che su nazioni consumatrici (Nord Europa), particolarmente attente ai grandi temi dell’ecologia. La crescita più sostenuta avverrà in Nord America, con gli Stati Uniti che si confermano come uno dei principali consumatori mondiali di vino biologico, con una fetta pari al 14%. Il cambiamento climatico, le buone politiche di governo e l’attenzione all’agricoltura sostenibile sono alcuni fattori significativi che guidano questa tendenza, con la domanda che è stata stimolata anche da un desiderio di bevande più sane.
Tipologie vino biologico
Analizzando le diverse tipologia di vino biologico, sono i vini fermi i protagonisti assoluti del settore, ma negli ultimi anni stiamo assistendo alla crescita delle bollicine “naturali” che conquistano anche palati più distratti e meno affini a bevute di vino rosso o bianco. Risulta molto difficile, invece prevedere quale sarà il contenitore del futuro per il vino, anche se molti sostengono che causa criticità nell’approvvigionamento delle materie prime e costi di produzione, l’alluminio potrà rappresentare l’alternativa perfetta.
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