Cosa bevono gli italiani a Natale?
Mangiare, giocare e stappare grandi bottiglie.
Natale è tempo di regali, ma soprattutto di lauti banchetti dove tra una pietanza e l’altra non deve mancare un abbondante calice di vino.
Pranzi, cene o semplici serate tra amici si trasformano in perfette occasioni per stappare le proprie bottiglie preferite.
Diversi report stilati da diverse associazioni e centri studio del mondo food e beverage affermano che i vini rossi sono la tipologia più consumata a Natale, con una netta preferenza per etichette di maggior pregio come il Brunello, il Barolo e l’Amarone anche se sta crescendo l’interesse per i grandi autoctoni come il Lagrein e la Barbera.
Distanti dalle preferenze degli italiani le varietà a bacca bianca, consumate da appena il 4% delle persone. Gewürztraminer, Chardonnay e (ultimamente) il Lugana le bottiglie più richieste.
I dati fotografano un approccio al bere ancora molto distante dal “Food Pairing” perché nonostante dicembre e gennaio siano i mesi in cui tradizionalmente si mangino più dolci, solo una piccola parte dei wine lovers gli abbina ai vini da dessert. Tra tutti resistono il Passito di Pantelleria e il Moscato d’Asti.
Immancabili le bollicine, sia perché usate come “botto” per brindare che bevute come antipasto o come regalo. Re delle tavole rimane lo Champagne, seguito da Franciacorta e Prosecco.
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