L’Enoturismo sta diventando noioso

Per favore basta taglieri all’italiana e visita in cantina.

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In Italia l’enoturismo sta diventando veramente noioso, con le diverse cantine vitivinicole che si “divertono” a creare accattivanti etichette, un po’ meno a proporre visite in azienda originali e coinvolgenti.

Un format che si ferma su un tagliere all’italiana in abbinamento ai vini (spesso della linea più bassa), una rapida passeggiata tra i vigneti e una superficiale spiegazione del processo produttivo accanto a delle barrique.

Niente male in un secolo dove originalitĂ , esperienze immersive ed unicitĂ  del servizio sono alla base di una qualunque offerta commerciale.

Passato l’entusiasmo dei primi anni duemila, quando per la prima volta in decenni di storia le cantine capirono l’esigenza di diversificare la vendita delle bottiglie aprendo le porte dei loro tempi anche a semplici wine lovers.

Oggi però quasi il 70% degli italiani dichiara di trovare il programma di wine tasting e ospitalità noioso e troppo simile tra loro, con il popolo di Bacco che inizia a chiedere qualcosa in più dal punto di vista emozionale.

Un trend confermato dall’indagine dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico che ha fatto emergere il desiderio di “vedere e vivere paesaggi che mantengono la propria vocazione agricola” nel 39% degli intervistati.

Il settore è chiamato ad affrontare nuove sfide che intrecciano produzione e turismo – ha detto la presidente Roberta Garibaldie in questo senso è auspicabile adottare un approccio integrato e nuovi modelli di sviluppo territoriale capaci di qualificare le risorse umane e l’offerta puntuale e di sistema“.

Tra le attivitĂ , non realizzate, ma con grande potenziale, spiccano le attivitĂ  di team building aziendale, a sottolineare il crescente interesse tra mix di turismo, tempo libero e business.

Per questo diventa strategico diversificare le esperienze per prolungare la durata della vacanza enogastronomica e il soggiorno, realizzando dei pacchetti tagliati su misura in base alle fasce d’etĂ  e alle tipologie di domanda.

 

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