Le caratteristiche dei Single Malt scozzesi

Alla scoperta del significato della tipologia di whisky più pregiato al mondo.

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Scozia: terra di selvagge radure, di suggestivi fari, di antiche distillerie, di kilt, cornamuse e mostri di lago, ma anche di poeti come il celebre bardo Robert Burns, scrittore vissuto a metà del XVIII sec.

Personaggio amato per le sue poesie e canzoni romantiche ed umoristiche, viene ancora oggi ricordato nella notte del 25 gennaio in una festa a lui dedicata, dove whisky e haggis (piatto tipico scozzese) accompagnano la lettura dei versi di questo giovane artista di umili origini contadine da lui mai dimenticate, fatte di torba e malto distillato, meglio conosciuto come Scotch Whisky!

Un arcipelago di tradizioni, uomini, botti e corsi d’acqua dai mille volti e sfumature; una bevanda che nel 1920 negli Stati Uniti, visto l’elevato consumo, fu prescritta solamente per scopi medici; una “cura” introdotta più di 500 anni fa ed oggi apprezzata e richiesta da milioni di persone nel mondo, stimando che vengano spedite oltre 40 bottiglie al secondo.

Tra le bottiglie più richieste dal mercato spiccano i Whisky Single Malt: la tipologia più conosciuta ed apprezzata al mondo. Una produzione di alta qualità che parte dalla Scozia per poi influenzare paesi come il Giappone, Taiwan, India e Canada.

Cosa significa Single Malt?

I Single Malt sono Whisky a base di solo malto d’orzo prodotti esclusivamente  da una singola distilleria. Di norma sono una selezione di distillati invecchiati in botti di rovere tra gli 8 e i 25 anni.

La normativa obbliga di riportare in etichetta l’anno di invecchiamento del distillato più giovane utilizzato in fase di miscelazione.

Accanto alla dicitura “Single Malt” spesso troviamo anche un riferimento geografico, ovvero una regione della Scozia.

Tale informazione per gli amanti del Whisky è molto importante perché suggerisce ed anticipa un particolare profilo gustativo.

Le regioni del Whisky scozzese

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Campbeltown

Campbeltown, meglio conosciuta secoli addietro come “la capitale del Whisky”, si trova su una penisola nella parte ovest della Scozia e deve il suo nome al conte Archibald Campbell, che nel 1600 prese possesso di queste terre, dando impulso alla produzione del prezioso distillato, tanto che a fine ‘800 erano presenti una trentina di distillerie, a fronte delle tre odierne, che seppur in numero esiguo sono riuscite a crearsi un’identità forte e ben definita, producendo single malt caratterizzati da una complessità di sapori con sentori di affumicato ed un finale leggermente salato.

Highland

Le Highland sono un territorio centrale della Scozia, celebre per la straordinaria bellezza dei suoi paesaggi fatti di natura incontaminata, aspre montagne, laghi blu e valli desolate dove nobili cervi ed aquile dominano la terra ed il cielo, lasciando agli uomini il solo spazio per l’immaginazione e lo stupore.

Un vasto scenario in costante evoluzione dove ombre e raggi di sole si contendono le cime delle colline ed il riflesso su trasparenti specchi d’acqua, dove antichi clan hanno combattuto per la conquista di maestosi castelli e dove il Whisky è celebre per il suo carattere robusto, seppur con caratteristiche diverse dovute dalla vastità di questa zona regione.

In  questa zona, possiamo affermare (con prudenza) che si troviamo quattro caratteri differenti di Single Malt, coincidenti con i punti cardinali: a nord distillati di grande struttura e dolcezza, a sud più leggeri e fruttati, ad est secchi con note speziate, mentre ad ovest troviamo espressioni caratterizzate da sfumature torbate.

Lowland

La storia è spesso segnata da contraddizioni e paradossi e tra questi non possiamo escludere l’evoluzione del Whisky nella regione delle Lowland, dove nel 1494 un tale Frate John Cor dell’Abbazia di Londores ricevette l’incarico da parte del re Giacomo IV di fabbricare aqua vitae VIII capsule di malto, o più semplicemente un distillato a base d’orzo e le quantità indicate corrispondevano a circa 500Kg sufficienti a produrre i primi 350 litri di Scotch al mondo, eppure oggi nella terra nativa del prezioso liquido sono poche le distillerie attive.

Altra curiosità? Tradizionalmente questo territorio si distingueva dalla confinante regione delle Highland per l’uso della lingua scozzese (considerata un dialetto dell’inglese) a differenza dei vicini che parlavano in gaelico (antica lingua celtica), differenze culturali che per secoli hanno messo in contrasto le due popolazioni, ebbene il nome Scotch, seppur originario dell’area anglosassone, deriva dal termine “uisce beatha” traduzione gaelica di acqua vitae.

Contrapposizioni secolari che persistono ancora, ma questa volta nello stile; infatti, i Single Malt di quest’area sono dolci e floreali e per questo soprannominati Lowland Ladies.

Island

La scrittrice e parlamentare britannica Dorothy James un giorno disse: “Per un bambino ogni isola è un’isola del tesoro”, per sottolineare come immaginazione e curiosità possano portare le nostre emozioni ad immersioni di fantasia e creatività, spirito che possiamo ritrovare nei primi contrabbandieri scozzesi che per sfuggire al pagamento delle tasse reali sul prezioso liquido, trasferirono la produzione sulle quasi 800 isole che sono sparse lungo la costa; un vero e proprio arcipelago di interpretazioni e gusto del distillato, che oggi mantiene la sua memoria produttiva nelle poche isole ancora attive come Arran, Mull, Jura, Lewis, Orkey e Skye.

Un piccolo gruppo che lentamente sta rinascendo, riuscendo a proporre whisky da uno stile inconfondibile contraddistinto da un carattere salino, torbato, ma allo stesso tempo “dolce”.

Islay

L’isola di Islay si trova al largo della costa dell’Argyll, nella Scozia occidentale ed è conosciuta come la “Regina delle Ebridi” e rispetto alle altre regioni di Whisky scozzese è di facile identificazione perché i confini coincidono con l’isola stessa.

Nel XVII secolo si distinse per la dura contestazione all’aumento delle tasse sul distillato, scoraggiando i doganieri per oltre un secolo a riscuotere le imposte, tanto temevano i “barbari” abitanti di questo luogo.

Qui i Single Malt esprimono un carattere deciso ed intenso contrassegnato da un gusto affumicato e torbato.

Speyside

Seppur non sia la regione più estesa della Scozia è senza dubbio considerata la capitale del Whisky per l’elevato numero di distillerie che vi si trovano, tanto che un detto popolare afferma: ”Roma è stata costruita su sette colli, ma Dufftown su sette alambicchi”, a significare come la gente del posto sia estremamente orgogliosa di questo primato.

Una valle fertile ricca di acqua “pura” che consente di proporre dei Single Malt di assoluto pregio ed eleganza, qualità che lo hanno reso il Whisky preferito dalla corona inglese, tanto da spingere Guglielmo IV, nel lontano 1835, ad insignire dello stemma regale le distillerie Brackla e Lochnagar, che da quell’anno mantengono nel nome della loro azienda il titolo di Royal, mentre la regine Elisabetta ordinò che tutte le carrozze reali dovevano portare una bottiglia di Whisky di questa regione sotto il sedile del cocchiere in caso di “emergenza.”

Lunga vita al Re ed alla Regina!

Un Single Malt per regione

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