Whisky americani: caratteristiche e tipologie
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Storia del Whisky americano
Nel 1629 il conte William Alexander, su consenso del re di Scozia, partì con centinaio di uomini per iniziare la colonizzazione di terre nel Nord America, fondando un primo insediamento rinominato Nuova Scozia, suscitando le invidie del rivale regno d’Inghilterra che prima costrinse i coloni ad abbandonare le terre e successivamente annesse la Scozia all’Inghilterra, creando nel 1707 il Regno di Gran Bretagna e dopo quasi un secolo, stessa sorte toccò al Regno d’Irlanda.
Due popoli uniti dallo stesso destino, che ebbero nell’immigrazione verso il Nuovo Mondo una possibilità di riscatto, mantenendo vive le proprie tradizioni, come la produzione del Whisky, ma in queste terre venivano coltivati principalmente mais e segale, così l’orzo fu sostituito con questi due cereali, creando un distillato morbido e vellutato.
Le prime distillerie sorsero in Virginia, nel Maryland e in Pennsylvania, mentre oggi le principali aziende si trovano nel Kentucky e nel Tennesse da cui provengono le marche di Whiskey più note.
Bourbon Whiskey
Guardi una bottiglia di Bourbon e pensi immediatamente ai Saloon e vaste praterie, ma la storia narra una simpatica curiosità.
Il nome; infatti, fa riferimento alla dinastia dei Borbone a cui apparteneva Luigi XVI che nel 1785 aveva sostenuto la guerra d’Indipendenza e per questo omaggiato dai cittadini del Kentucky che battezzarono il distillato di queste terre con il nobile appellativo.
Il reverendo Elijach Craig in questo Stato il primo distillato a base di cereali, dando vita all’American Whiskey e più precisamente al Bourbon Whiskey, anche se oggi questa denominazione include i distillati, composti da almeno il 51% da mais, prodotti negli U.S.A., quindi anche fuori dallo Stato del Kentucky, che però da solo copre quasi il 95% della produzione di questa tipologia.
Kentucky Whiskey
L’ingrediente principale per un buon Whisky è l’acqua, seppur questa affermazione potrebbe suscitare dubbi, ma se vi recate nel Kentucky ogni persona ve lo confermerà; infatti, le acque di questo Stato sono famose per la loro morbidezza, caratteristica dovuta alla presenza di depositi calcerai di colore blu che trattengono il ferro presente nelle falde, donando all’acqua un sapore dolce.
Questa filtrazione naturale dei minerali indesiderati consente di offrire dei Whiskey rotondi e delicati molto apprezzati in tutto il paese.
Sebbene per Bourbon intendiamo distillati prodotti in tutto il paese, quando troviamo in etichetta Kentucky ci riferiamo solamente a distillerie locali.
Tennessee Whiskey
Talvolta coraggiosi imprenditori riescono a legare il loro nome ad un territorio, consentendo ad una regione di essere conosciuta in tutto il mondo, come successo al Tennessee.
Come per il Bourbon e per il Kentucky Whiskey anche il Tennessee Whiskey deve essere realizzato utilizzando almeno il 51% di mais, ma a differenza delle altre due tipologie, prima di essere messo a riposare nelle botti, il distillato deve essere filtrato con del carbone di acero, noto come il “Lincoln County Process“, dal nome della contea che un tempo fu la casa di Jasper Newton Daniel, più comunemente noto come Jack.
Rye Whiskey
Il Rye Whiskey ha radici molto profonde nella storia della distillazione americana.
Il Maryland e Pennsylvania sono la patria del Whiskey a base di segale (almeno il 51% secondo il disciplinare) e più in generale la patria del Whiskey americano, tanto che nel 1810 un documento attesta come a fronte delle quasi 24 milioni di bottiglie di Monongahela Rye (stile di Whiskey che prendeva il nome da un fiume della Pennsylvania) ne venivano vendute solo 8 milioni di Kentucky.
Il proibizionismo e programmi governativi di sovvenzione per la cultura del mais resero la segale un cereale molto costoso, lasciando spazio al Whiskey a base di mais, essendo molto più economico.
Negli ultimi anni stiamo vendendo una nuova crescita del Rye, che si caratterizza nell’avere un timbro piccante e corposo.
Whiskey Single Barrel
Per Whiskey Single Barrel si intende un prodotto proveniente da una singola botte ed essendo dei distillati “puri” offrono un corredo aromatico e gustativo di straordinaria complessità e ricchezza.
Le bottiglie riportano in etichetta il numero del lotto e in molti casi anche la durata dell’invecchiamento, rendendoli delle bottiglie pregiate molto ricercate dagli appassionati, essendo uniche nel loro genere e non riproducibili.
Small Bach
Nell’ampio mondo della distillazione e dell’arte dell’assemblaggio il Small Bach rappresenta senza dubbio la tipologia di maggior pregio, essendo una selezione di piccoli lotti, in genere tra i 10-50 barili, che vengono selezionate per creare il vero stile aziendale, producendo un Whiskey di alto pregio.
Straight Whiskey
Per Straight Whiskey si intende un distillato che proviene da una sola distillazione, indicando un prodotto dal carattere duro ricco di personalità.
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