I piatti tipici della cucina giapponese

Cosa mangiare in Giappone. Alla scoperta della cucina nipponica.

Piatti tipici della cucina giapponese

La cucina giapponese non è solo sushi, ma è un variegato mondo di antiche ricette che differiscono per sapore e materie prime, dalla tempura al ramen, dal gyoza ai noodles. La gastronomia nipponica è un affascinante mosaico di gusti, colori e storia che nel corso dei millenni ha saputo mantenere salda la propria identità e conquistare i palati di tutto il mondo.

Storia e curiosità della cucina giapponese

La cucina del Sol Levante ha radici molto antiche, con le prime testimonianze che risalgono al VIII secolo d.C., ma è stato durante il florido periodo Edo (1603-1868) che il cibo giapponese iniziò a prendere forma, con una crescente e (quasi maniacale) attenzione nella scelta delle materie prima e sulla presentazione estetica delle portate. È durante questi due secoli che le pietanze diventano una forma di arte, con ciotole di riso trasformate da semplici ingredienti a opere estetiche, dando vita a una straordinaria varietà di piatti raffinati e deliziosi.

I piatti tipici della cucina giapponese (Sushi)

Il Sushi è senza dubbio il piatto giapponese più iconico, una pietanza che combina riso condito con aceto di riso e una varietà di ingredienti come pesce crudo, verdure e uova. Si presenta in molte forme, tra cui Nigiri (riso modellato a mano con pesce), Maki (riso avvolto in alga marina con ingredienti) e Sashimi (fette di pesce crudo senza riso).

In Giappone esistono moltissime varianti di primi piatti che si differenziano per ingredienti usati e brodi utilizzati.

Ecco l’elenco dei primi piatti tipici della cucina giapponese

I NOODLES

I noodles, che non vanno confusi gli spaghetti, anche se in comune hanno una forma molto simile, sono un cibo nato in Cina oltre 4.000 anni fa e di lì diffusosi in tutto l’Asia, preparato con acqua e farina. A differenza della pasta italiana dove si usa solo il grano duro, per preparare questo piatto si utilizzano diverse tipologie di farina e possono avere spessore diverso, a seconda del gusto ricercato, dando origine a diversi tipi di noodles.

Udon (forma spessa ed uso di farina di grano tenero)
Hiyamugi (forma media ed uso di farina di grano tenero)
Sōmen (forma sottile ed uso di farina di grano tenero)

Soba (forma sottile ed uso di farina di grano saraceno)
Harusame (forma molto sottile ed uso di farina di mais o patate)
Shirataki (forma sottile ed uso di farina di frumento)
Shirataki (forma spessa ed uso di farina di konjac, una tipologia di yam)

IL RAMEN

Il Ramen è una zuppa calda fatta con i noodles, verdure ed altri ingredienti, un piatto semplice e molto saporito, molto facile da mangiare, perché si possono usare sia le bacchette che un mestolino per il brodo. È una ricetta che lascia spazio ad infinite combinazioni ed è per questo che assaggiarne due dal sapore identico è quasi impossibile perché ogni chef utilizza una sua personalissima interpretazione. In Giappone ogni regione ha la propria versione dalla carne al pesce, dalle spezie alle verdure, creando una galassia di sapore e gusto tutta da assaggiare.

Gli ingredienti del Ramen

In base alla tipologia di brodo utilizzato abbiamo diversi tipi di zuppa ramen:

Shoyu (brodo di pollo e salsa di soia)
Shio (brodo di pollo e sale)
Tonkotsu (brodo di maiale)
Miso (brodo di miso, legumi e cereali fermentati)

Al brodo si aggiungono il chukamen, una pasta fatta con acqua, farina e kansui: un’acqua alcalina che contiene carbonato di sodio e carbonato di potassio, elementi che danno a questi “spaghetti” la tipica colorazione gialla.

Uno degli aspetti affascinanti del Ramen è la possibilità di personalizzare il piatto secondo i propri gusti, utilizzando gli ingredienti che più si amano.

I GYOZA

I Gyoza sono ravioli giapponesi con ripieno di carne o verdure dalla forma a mezzaluna che vengono preparati usando una sfoglia a base di acqua e farina. Croccanti e gustosi possono essere cucinati in tre diversi modi, dando origine a tre differenti tipoliogie.

Yaki Gyoza: la prima parte della cottura viene in padella dove vengono leggermente rosolati e successivamente sono cotti al vapore.
Sui Gyoza: vengono lessati in acqua bollente o brodo e poi serviti asciutti.
Age Gyoza: i più rari, ma anche i più buoni perché fritti in olio.

Ecco l’elenco dei secondi piatti tipici della cucina giapponese

Tra le ricette giapponesi più popolari e apprezzate anche in Italia tempura, yakitori e tataki sono dei must nipponici a cui nessuno rinuncia.

La Tempura è la celebre frittura giapponese, mentre il Tataki (di tonno o salmone) consiste nel cuocere rapidamente alla piastra un filetto di pesce e condirlo con salsa di soia e zenzero ed altre tipologie di salse; infine, gli yakitori sono degli spiedini di carne spesso precedentemente marinata per renderla più tenera. I pezzi più popolari sono la coscia (momo), la pelle (kawa) e la carne di pollo macinata (tsukune).

Per concludere ecco la lista dei dolci giapponesi più amati in Italia e nel mondo

La pasticceria giapponese si distingue per avere dolci poco zuccherati, preferendo ingredienti di origine vegetale come i fagioli azuki. Ecco la lista dei dolci giapponesi più famosi.

Mochi: di forma sferica o a cubo prevede come ingrediente base in riso. Tradizionalmente veniva (e viene) preparato durante una specifica cerimonia detta mochitsuki: in questa occasione il riso, precedentemente cotto, viene pestato in un mortaio di grandi dimensioni detto usu con un martello in legno chiamato kine.

Dango: è una specie di gnocco di riso servito allo spiedo.

Dorayaki: si mangiano normalmente a colazione ed è composto da un dolce impasto di fagioli azuki e zucchero chiusi con due dischi di pan di spagna.

Tayaki: un piccolo dolce a forma di pesce.

Melopan: panini dolci costituiti da impasto del pane ricoperto da un sottile strato di biscotto.

Anmitsu: una macedonia accompagnata da pralline di gelato, crema di fagioli azuki (fagioli rossi e dolci), cubetti di gelatina(Kanten), shiratama dango e frutta.

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