Panpepato: il dolce di Natale tipico dell’Umbria
Un’antica ricetta a base di spezie.
Cosa è in Panpepato?
Il Panpepato è un dolce le cui origini risalgono al medioevo, quando si era soliti arricchire durante il periodo natalizio il pane con frutta secca, spezie e miele; infatti, in occasione della nascita di Gesù si univa il grano, simbolo della vita con pepe e cannella, immagine della ricchezza a buon auspicio per il nuovo anno.
In Italia questo dessert è simbolo della città di Narni, che nei secoli si è diffuso in tutto il centro Italia in particolar modo nelle città di Ferrara, Siena, Anagni. A Roma è conosciuto come il “pangiallo”, mentre a Genova troviamo il “pandolce”.
Storia e origini del Panpepato
Il Panpepato è un dolce che discende dal “pan melato”, una ricetta risalente ai tempi degli antichi romani, che prevedeva un impasto di farina e miele al quale veniva aggiunta della frutta. Con il tempo questa pietanza venne chiamata “Panforte”, perché a causa delle alte temperature estive, lo stesso dessert, preparato nei mesi caldi si ammuffiva e seccava diventando un cibo asprigno e acido, insomma un pan dal sapore forte.
Verso il 1200 la ricetta originale viene arricchita con spezie provenienti dall’Oriente, prime tra tutte il pepe, ingrediente che darà il nome al nuovo dessert medioevale: il pan con pepe, ovvero “Panpepato”.
Era un dolce consumato esclusivamente dalle classi più ricche per via dell’uso del pepe, una spezia molto rara e costosa, il che lo rendeva una leccornia molto cara: era così preziosa che in alcuni casi venne usata come moneta.
La presenza di siffatto ingrediente fece sì che la sua cottura fosse demandata all’Arte dei Medici e Speziali di Siena e quindi veniva effettuata solo nei conventi e nelle spezierie.
Differenza tra Panforte e Panpepato
Il panforte è figlio del più antico panpepato. Un’altra differenza tra i due dolci è che il panpepato prevede l’aggiunta di cacao ed ricoperto di pepe, mentre il panforte prevede una spolverata di zucchero a velo.
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