I-territori-del-vino-in-Francia-diventati-Patrimonio-dell’Unesco

I territori del vino in Francia diventati Patrimonio dell’Unesco

Nella bottiglia l’anima del vino. Nel vino la bellezza di un territorio.

Il vino contribuisce in maniera fondamentale, insieme alla moda e ai formaggi, a creare la ricchezza materiale e culturale della Francia. Un vasto e variegato mosaico di terroir e tradizioni che hanno contribuito a favorire lo sviluppo di una cultura enologica che (forse) non ha pari sulla terra. Basti pensare che su 22 regioni ben 17 producono l’amato nettare di Bacco con una superfice vitata che supera i 835.000 ettari, contribuendo alla produzione di oltre 3.200 differenti tipologie di vino, ma solo pochi di essi sono entrati nella lista ufficiale delle zone vitivinicole francesi iscritte come Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Scopriamo quali sono.

Champagne

La Champagne è il nome di una delle più antiche province francesi, mentre Champagne è la bollicina più apprezzata al mondo. Tanto fine quanto cara. Entrata nella lista del Patrimonio Mondiale già nel 2015, deve questo onore al fatto di essere da tutti riconosciuta come il luogo in cui è stato prodotto per la prima volta il metodo classico come noi tutti oggi lo conosciamo. Qui storia e leggenda si incontrano e sovrappongono, ma poco importa perché Dom Pérignon è una figura a cui il mondo del beverage non può più fare a meno, soprattutto se parliamo di marketing.

Bordeaux

Chissà in quanti lettori sanno che la prestigiosa denominazione di Bordeaux è anche una città. Ebbene sì, l’etichetta che dà i natali alle bottiglie più care al mondo prende il nome da un comune francese. L’architettura settecentesca delle diverse città e le tendenze neoclassiche dei palazzi hanno fatto di questa regione un luogo dove la qualità del vino e la coerenza urbanistica creano uno spazio di sublime eleganza.

Valle della Loira

Dal 2000 la valle più suggestiva e fiabesca del mondo è entrata a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco come “paesaggio di altissimo valore culturale”, la cui attrattiva oltre ai vigneti è rappresentata dai meravigliosi castelli. 21 capolavori di architettura, forme e incantevoli torri che hanno saputo unire la bellezza dei propri giardini con vigneti che costeggiamo l’omonimo fiume su cui crescono i vini bianchi più profumati di Francia.

Borgogna

La Borgogna attira migliaia di eno-secchioni, animati da una sviscerata passione per le bottiglie qui prodotte, perché (a detta della maggior parte dei sommelier) ogni singola parcella di vigna dona un vino da sapore e gusto differente da quella vicina. Pochi metri di distanza e si hanno profili aromatici differenti. Così ardui esperti di questa regione si sfidano a riconoscere alla cieca la provenienza di una determinata bottiglia. Cultura e delizia divenuti simbolo di eccellenza.

a la santé

© riproduzione riservata