Scuderia RedBull: Sofia Goggia
La regina delle nevi. Storia di una campionessa più forte della sfortuna.
Sofia Goggia (Bergamo, 15 novembre 1992)
La carriera di Sofia Goggia è stata uno slalom tra difficoltà, fatiche, inciampi, ma soprattutto traguardi, che la campionessa azzurra ha raggiunto con passione e determinazione, vincendo quattro Coppe del Mondo di discesa libera (2018, 2021, 2022 e 2023), due medaglie ai Giochi olimpici invernali (oro nel 2018, argento nel 2022) e due medaglie mondiali (argento nel 2019 e bronzo nel 2017).
Muove i primi passi sugli sci ad appena 36 mesi sulle piste di Foppolo, in Alta Val Brembana in Lombardia e all’età di soli 15 anni disputa le prime gare FIS nella categoria giovanile. Sebbene le prime discese promettano molto bene, nel 2011 deve fermarsi per un infortunio al ginocchio, superando questo piccolo incidente con forza e tenacia, qualità che le consentiranno un anno dopo a salire per la prima volta sul podio in Coppa Europa.
Il talento è sempre più evidente e nella stagione 2013-2014 entra in modo stabile nella squadra italiana di Coppa del Mondo, piazzandosi al settimo posto nel supergigante di Beaver Creek. Ormai lanciatissima verso gli allori sportivi, vede di nuovo interrotto il sogno di entrare nella storia dello sci italiano a causa della rottura del legamento crociato anteriore.
Tifosi e semplici appassionati assistono ad un valzer di cadute e rinascite con il ginocchio nuovamente protagonista, al quale viene diagnosticata una ciste che terrà lontana la Goccia dalle competizioni sportive per diversi mesi.
Dopo anni di dolori arriva, finalmente, il meritato e desiderato biennio d’oro, con la sciatrice bergamasca assoluta protagonista ai Mondiali di Sankt Moritz 2017 (bronzo nello slalom gigante) e ai XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018, dove alla sua prima presenza olimpica, vince la medaglia d’oro nella discesa libera.
Ora il mondo può contemplare la bellezza di una sportiva capace di rendere la velocità un’armonia di movimenti e curve che in un sol gesto uniscono grazie e follia. La storia di Sofia è il racconto di un palmarès tanto sportivo, quanto umano, dove ciò che sembrava impossibile è diventato realtà.
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