I Campioni dello sport si sfidano a colpi di drink

Stelle dello sport abbandonano momentaneamente campi e piste per “sfidarsi” a colpi di drink.

Il confine tra l’arena sportiva e le carte di locali, ristoranti e cocktail bar si fa sempre più sottile; infatti, non è raro vedere campioni cimentarsi in una nuova competizione: quella dei distillati premium.

Ecco i migliori Tequila, Whisky e bevande alcol free che portano la firma di icone sportive, etichette simbolo di un lifestyle che va oltre gli stadi.

Michael Jordan | Tequila Cincoro

Cincoro è un brand di Tequila fondato nel 2019 da leggende NBA del calibro di Michael Jordan e Jeanie Buss dei Lakers. La Tequila è prodotta con piante di agave di almeno sette anni di età coltivate sia dagli altopiani che dalle pianure di Jalisco, in Messico.

Le piñas vengono separate secondo la zona di provenienza e successivamente cotte, in modo tale che ogni bottiglia possa trasmettere un carattere unico.

Stephen Curry | Bourbon Gentleman’s Cut

Basket e Tequila sembrava un binomio indissolubile prima di Stephen Curry che rompe gli schemi e lancia nel 2023 il suo brand di Bourbon Whisky.

È a prima volta che una star dell’NBA si dedica al distillato più “nobile” degli Stati Uniti. La linea Gentleman’s Cut viene distillato in alambicchi discontinui in rame da 500 galloni (circa 1.900 litri ) dalla Game Changer Distillery nella contea di Boone, Kentucky, nata nel lontano 1833.

Jenson Button | Coachbuilt Whiskey

Coachbuilt è un marchio di Scotch Whisky co-fondato nel 2009 dal campione del mondo di Formula 1 Jenson Button e da George Koutsakis. Il Whisky prodotto è un Blended creato utilizzando e unendo Single Malt provenienti da tutte e cinque le regioni della Scozia.

Hamilton | Almave

Il pluri-campione di Formula Uno Lewis Hamilton, insieme all’esperto di agave e maestro distillatore Iván Saldaña, ha lanciato Almave, il primo spirit analcolico di agave al mondo. Un distillato di agave blu proveniente dagli altopiani di Jalisco, prodotto senza alcol.

Un trend che riflette un cambiamento sociale nella percezione dell’atleta, non visto solo come una “performance”, ma individuo poliedrico con interessi e passioni.