Come si produce il Brandy?
Storia e curiosità di un distillato per “vecchi”.

Il Brandy è un distillato di vino con una storia molto interessante: furono gli alchimisti islamici ad “inventarlo” e il suo uso era strettamente medicinale.
Con la conquista del sud della Spagna da parte del califfato omayyade di Al-Andalus nei primi dell’XI secolo la pratica della distillazione si diffonde in tutta Europa.
Come nasce l’alambicco?
L’alambicco è lo strumento grazie al quale possiamo distillare qualsiasi liquido. Nasce grazie all’ingegno di alchimisti musulmani che intorno al 1300 cercavano cure per le crisi respiratorie. Dopo diversi tentativi giunsero ad un rimedio molto efficace: purificare infusi con diverse erbe e spezie officinali.
Perché si chiama Brandy?
In nome Brandy è una derivazione del termine olandese “brandewijn”, ovvero vino bruciato (distillato). Gli inglesi lo hanno trasformato in brandwine, diventato poi in Brandy.
Come si fa il Brandy?
Per produrre il Brandy serve produrre un’uva di qualità e procedere alla fermentazione per ottenere il vino.
Successivamente si procede alla doppia distillazione che può essere di due tipi: continua o discontinua.
Terminata la distillazione il liquido viene messo in botte. Questo è un passaggio fondamentale perché il legno rilascia sapori e profumi che si ritrovano in degustazione.
In questa fase assume anche una colorazione ambrata.
Il Brandy ha annata?
Il Brandy di norma non ha annata, perché è un blend di distillati di annate diverse. In etichetta viene riportato l’anno del Brandy più giovane.
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