Cosa vuol dire Cinta senese?

Alla scoperta del maiale più antico d’Italia.

Cinta senese

La celebre razza toscana vanta il titolo di suino più antico d’Italia, ma se oggi può fregiarsi di questa qualifica lo dobbiamo ad uno sparuto gruppo di allevatori capitanato da Paolo Parisi, che negli anni ’70 lo hanno salvato dall’estensione. Dal sapore e gusto inconfondibile deve il suo nome al fatto che il suo manto nero è attraversato da una larga fascia bianca. Amato prima dagli Etruschi e successivamente dai romani è stato portato in giro per i territori dell’Impero grazie ad un carattere docile e mansueto che permetteva di accudirlo senza troppi problemi.

Proprio questo suo peregrinare lo ha reso famoso diventando un personaggio molto presente in dipinti di epoca medioevale, come dimostra l’affresco di Palazzo Comunale di Siena realizzato da Ambrogio Lorenzetti, ma la crescente voglia di salumi a buon prezzo stimolò nel primo dopoguerra la diffusione della più remunerativa Large White, che cambiò il suo appellativo in “Reggiana” perché i prodotti migliori provenivano dalle provincie di Parma, Reggio Emilia e Mantova. Attualmente è l’unico marchio DOP di tutela per una specie suina della commissione europea e per questo deve rispondere a rigidi protocolli: dall’obbligo di allevamento allo stato brado, all’alimentazione in boschi ricchi di ghiande. L’areale di produzione è compreso tra le campagne di Siena, Arezzo e Grosseto.

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