Domaine René Mosse: il coraggio di agire

Quando il cliente è di stimolo.

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Celebre è la frase: “il cliente ha sempre ragione!” e mai detto fu mai azzeccato come in questa storia straordinaria.

Agnès e René, oggi titolari di Domaine René Mosse, furono per anni dei “semplici” osti in un bistrot di Tours, città in cui fu vescovo il santo martire della Chiesa Cattolica San Martino, oggi “venerato” come patrono delle sagre autunnali e del vino novello.

Una piacevole coincidenza per una coppia che dopo aver ascoltato per anni i tanti produttori che frequentavano il locale, scelsero la strada della “conversione”, lasciando i panni dell’enotecaro per vestire quelli del contadino.

Tra il 1995 e il 1996 si iscrissero al corso di viticoltura ed enologia presso il Liceo d’Amboise. Qui furono rapiti in estasi dagli insegnamenti sull’agricoltura sostenibile dei professori Thierry Puzelat e Christian Chaussard.

Tre anni più tardi dopo diverse esperienze in giro per la Francia e in Borgogna acquistano una tenuta Saint Lambert du Lattay e 15 ettari situati oltre che nel comune scelto come sede della cantina nei territori di Beaulieu sur Layon e Savennières.

Oggi la cantina è in mano ai figli Sylvestre e Joseph che con dedizione continuano il percorso intrapreso dai genitori, ovvero quello di proporre vini liberi da sostanze chimiche.

Fermentazioni spontanee, lieviti naturali, affinamento in tini e uso quasi inesistente della solforosa sono i pilastri di una famiglia che ha portato nell’aristocratica valle dei castelli un nuovo modo di concepire lo Chenin Blanc.

Il terroir è composto da argilla e ciottoli bianchi, doni del fiume Loira a questa magnifica zona.

I vini bianchi giocano tutti su una scia minerale e sapida con rimandi di frutta fresca a polpa bianca come la pesca.

Giocosi e vibranti le bollicine. Minerale e piccante. I vini rossi hanno tannini fini con note intense di cacao, olive e frutti di bosco.

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