Trebbiano: il bianco d’Italia

Curiosità sul vitigno più diffuso d’Italia.

Il Trebbiano è il vitigno a bacca bianca più diffuso in Italia ed è presente in decine di disciplinari DOC e DOCG. Ha diversi cloni che spesso prendono il nome dalla zona di provenienza o dall’areale in cui viene coltivato come Trebbiano Toscano o Trebbiano Spoletino.

Dove viene coltivato il Trebbiano

L’enorme espansione del Trebbiano nella Penisola Italiana è dovuta alla capacità di adattarsi facilmente a climi e territorio molto differenti tra loro.

In vendemmia è un’uva molto generosa. È presente in maniera considerevole in Emilia dove viene usato come base per la produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale. Altre zone significative sono le Marche, l’Abruzzo e il Lazio.

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Perché si chiama Trebbiano

Il termine “Trebbiano” sembra derivare dal latino “trebula“, che significa “fattoria“, per evidenziare la sua ampia diffusione tra i contadini. Altri studiosi affermano invece, discendere da “Trebbia”, un affluente del fiume Po sulle cui sponde era coltivata fin dai tempi dei Romani.

In Francia è chiamato “Ugni Blanc” e costituisce la base per la produzione del Cognac e dell’Armagnac.

Profumi del Trebbiano

Il Trebbiano è caratterizzato da un profilo aromatico di frutti e fiori bianchi con una fine mineralità in sottofondo.

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