Perché la Porchetta di Ariccia è famosa?

Alla scoperta della regina delle sagre.

Busto di marco aurelio con porchetta alla sue spalle

Cosa è la Porchetta?

La porchetta è un piatto tipicamente italiano, realizzato “svuotando” e disossando un maiale, successivamente farcito con sale, pepe e altre spezie. Si prepara cuocendo la carne per un tempo che può variare dalle 6 alle 8 ore, periodo necessario per amalgamare i diversi sapori e creare la tipica “crosticina” dorata e croccante, tanto amata dagli estimatori di questo cibo.

Il consumo principale avviene nelle regioni del centro e sud Italia, dove è associato a feste di paese, fiere, sagre e mercati, e dove il più delle volte è offerta da venditori ambulanti e pubblicizzata con enormi striscioni kitsch. Dal sapore inconfondibile, solamente se risulta “scrocchiarella” può essere considerata degna del nostro palato, altrimenti meglio passare alle coppiette.

Ma perché fra tutte le porchette, proprio quella di Ariccia è diventata così famosa?

Ariccia è un piccolo comune vicino Roma, capace con il tempo di legare il nome della città a questa specialità gastronomica, trasformando una semplice portata in un vero e proprio simbolo di gioia e convivialità. È qui, secondo tradizione, che fu cucinata in epoca preromana, la prima porchetta; infatti, era usanza delle antiche popolazioni dei “Castelli Romani” offrire carni suine, ben preparate, al tempio di Giove Laziale sul vicino Monte Cavo.

Con la nascita di Roma e lo sviluppo dell’Impero, i nobili iniziarono a trasferirsi in queste terre durante la stagione estiva, organizzando battute di caccia e lauti banchetti dove il maiale era, suo malgrado, il grande protagonista. Questa tradizione millenaria ha permesso di perfezionare la ricetta originale, sviluppando una maestranza artigiana che si tramanda di padre in figlio.

È qui il segreto della Porchetta di Ariccia che si riconosce per il suo colore rosa chiaro, per la sapidità della sua carne, per l’uso sapiente dei diversi ingredienti, dal rosmarino al finocchietto, dal pepe all’aglio.

Una sinfonia di aromi che evocano antichi sapori.

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