Cos’è il Bicerin?

Il caffè in Italia è un rito che si ripete ogni mattina, è un appuntamento fisso durante la giornata, è un’istituzione gastronomica che ci rende i primi bevitori al mondo di questa bevanda.

Lungo o ristretto, in tazza calda o in vetro, macchiato caldo o freddo, mel nostro paese ogni persona ha il suo personale stile.

Dal Piemonte a Napoli, da Firenze a Roma, da Milano a Palermo, ogni città ha i suoi bar storici, ha le proprie miscele, ma cosa ancora più importante ha le sue tradizioni.

Tra questa Torino negli ultimi anni ha ricoperto il Bicerin, una bevanda a base di caffè con oltre 250 anni di storia.

Il nome in dialetto piemontese significa “bicchierino”, perché si usa versarlo in un piccolo bicchiere di vetro traspirante.

Ricetta del Bicerin

Il Bicerin è un drink analcolico a base di caffè, cioccolata e crema di latte. Per una buona riuscita  sono fondamentali materie prime di altissima qualità, tecnica e molta esperienza.

Storia del Bicerin

La storia del Bicerin inizia nel bar storico di Torino “Caffè Al Bicerin”, battezzato così solo dopo che la bevanda ebbe successo. Era il 1763 e Giuseppe Dentis apre la sua bottega, iniziando a proporre un drink simile alla bavareisa: era nato il Bicerin.

Curiosità

Il Bicerin nasce dall’evoluzione della tipica colazione torinese bavareisa in voga nel Settecento. La bevanda consisteva in un goloso mix di cioccolata calda mischiata al caffè con uno strato finale di soffice spuma alla panna, latte e zucchero.

Inizialmente i tre ingredienti principali (caffè, cioccolata e latte) erano serviti separatamente, ma già nell’Ottocento venivano serviti in un unico bicchiere.

Le versioni (antiche) del Bicerin

Il Bicerin nei secoli passati prevedeva tre versioni: il pur e fiur (simile al nostro cappuccino), pur e barba (caffè e cioccolato), ‘n poc ‘d tut (un mix con tutti e tre gli ingredienti). Quest’ultima proposta fu quella di maggiore successo e finì per prevalere sulle altre.