Storia del Gin
Sorso dopo sorso.

Storia del Gin
Il primo antenato del Gin è stato prodotto in Italia e più precisamente a Salerno, presso la scuola medica della città intorno al IX secolo.
I monaci realizzarono un orto botanico, chiamato Giardino dei Semplici, per avere diverse piante da distillare per creare medicamenti e cure. Fu così che nacque una prima bevanda incolore a base di bacche di ginepro.
A metà del Seicento il medico Francisco Della Boe dell’Università di Leida, nei Paesi Bassi, cambiò la formula iniziale per ottenere una medicina per i soldati olandesi che si ammalavano di febbre nelle Indie orientali.
La guerra dei distillati
Il Gin si diffuse dall’Olanda in Inghilterra, dove raggiunse la sua massima fama. Il successo fu guidato dalla scelta di Guglielmo III di Orange che nel 1690 vietò l’importazione di distillati stranieri, primo fra tutti il Cognac prodotto dagli storici nemici francesi.
Dall’Olanda il gin si diffuse sempre più in Inghilterra, la quale raggiunse l’apice della produzione allorché Guglielmo III di Orange nel 1690 vietò l’importazione di distillati stranieri, primo fra tutti il cognac degli acerrimi nemici francesi.
Da bevanda popolare al “Re dei Drink”
Il Gin raggiunse negli anni ’50 e ’60 una vastissima popolarità grazie a cocktail iconici come il Dry Martini, ma l’avvento della Vodka fece cadere nell’oblio in Gin.
È tornato in auge verso la fine degli anni ’80 grazie al Bombay Sapphire, che ispirò numerosi nuovi drink.
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